E’ stato calcolato che, continuando come avvenuto fino ad ora, entro una quarantina di anni, il Mediterraneo sarà un mare in agonia, con processi di degrado ormai irreversibili.
Con l'operazione "Mare pulito", che prevedeva la pulizia dei fondali di un tratto di costa, SiciliAntica ha voluto proporre un momento di sensibilizzazione al problema in zone meno interessanti dal punto di vista promozionale.
Ma nonostante siamo convinti asser tori della utilità di queste manifestazioni soprattutto dal punto di vista culturale, riteniamo che si tratterà sempre, come analoghe iniziative di altre associazioni ambientaliste, di campagne che rischiano di rimanere solo simboliche, se non si avviano piani adeguati per il mare, interventi di salvaguardia delle coste dati inquinamento e sensati programmi di tutela dell'ambiente marino.
Ma mentre si cerca una soluzione al complesso problema, affidata ad una pletora di organismi ed enti, con interessi che investono un campo molto ampio, l'ambiente marino continua la sua corsa verso uno stato di degrado sempre più terrificante, frutto di un uso disinvolto del mare come enorme discarica, che ha prodotto una situazione disastrosa delle coste siciliane: non c'è nessun fondale marino che si possa considerare privo di rifiuti.
Per questo motivo è indifferibile una politica generale delle acque che esca dalla fase delle proposte mai applicate, che sappia elaborare strumenti concreti e validi, che proponga una diversa gestione e salvaguardia dei territori costieri.
Ma sono soprattutto le comunità locali che devono dimostrare un impegno maggiore. C'è un ruolo naturale dei Comuni nella protezione del mare e delle coste e nella tutela dei litorali che va assolto, uscendo dalle secche di una politica miope e stupidamente localista.
Una presenza adeguata delle amministrazioni locali può favorire una nuova e diversa utilizzazione del mare. Se molti tratti di costa non sono ormai più balneabili, non è colpa di un destino avverso, ma di precise scelte economiche e politiche.
È sicuramente facile piantare un cartello con un segnale di divieto, che lascia, come ognuno sa, il tempo che trova, che iniziare una riprogettazione del proprio sviluppo, scontrandosi inevitabilmente con grandi e piccoli potentati economici, sostenendo opere di denuncia e progetti alternativi adeguati.
Ripensare il rapporto con il mare, con interventi tesi a modificare la cultura, mettere in moto criteri di salvaguardia e conservazione ambientale, ma anche nuove linee di comportamento economico, sociale e culturale. Una rinnovata attenzione alle problema tiche dell'ambiente marino, puntando ad una nuova gestione dei territori costieri, impegnandosi in campagne di sensibilizzazione.
Non si tratta di cavalcare nuove mode passeggere ed effimere, si tratta semplicemente di difendere il proprio futuro.
L'aspetto più terribile del problema è che spesso si è a conoscenza della tragica situazione, anche perché ogni giorno più evidente. Ma purtroppo, come scriveva Wolfgang Goethe, che circa duecento anni fa percorse le nostre coste, spesso: "Non basta sapere, bisogna anche applicare; non basta volere, bisogna anche fare". Prima che sia troppo tardi.
Alfonso Lo Cascio
SiciliAntica - Via Vittorio Emanuele, 201 - 95124 Catania (Sicilia)
Tel 095 313693 - 368 3658563
Associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali
Creazione Sito Web ~ CLIC - Consulenze per il Web Marketing
Ottimizzazione Siti Web ai primi posti sui motori di ricerca a cura di A. Argentati - Consulenze Aziendali per Internet