Nel mese di novembre si è concluso un progetto biennale (2002/2004), attuato dal Liceo-ginnasio “Gulli e Pennisi” di Acireale con cui si è voluto sottolineare lo stretto rapporto di simbiosi tra la terra ed il mare, l’uno imprescindibile dall’altro nell’analisi di un territorio a forte vocazione marina come quello delle Aci.
La fascia costiera ionica compresa tra il Comune di Acicastello e quello di Acireale rappresenta un incredibile coacervo di fenomeni geologici, testimonianze archeologiche, memorie storiche e meraviglie naturalistiche.
Il Progetto, che ha trattato tutti gli aspetti peculiari del nostro territorio e ha coinvolto diverse discipline curricolari (latino, greco, storia, biologia, geografia, educazione fisica) ed extracurricolari (paleontologia, geologia, economia antica, vulcanologia).
Scopo precipuo di tale Progetto non è stato quello di creare dei “piccoli archeologi subacquei”, ma innanzi tutto di formare “mentalità coscienti” del grande impegno e professionalità che occorrono per operare in un campo così irto di problematiche socio-economiche, legali ed anche morali, come quello dei beni culturali del mondo marino. Pertanto, si è voluto mostrare ai ragazzi, anche se in simulazione, il “mestiere” dell’archeologo subacqueo e le fasi di uno scavo che non si effettua più sotto il cielo, ma sott’acqua, in modo che essi abbiano potuto coglierne le differenze o le uguaglianze.
In pratica, si è trattato per i nostri ragazzi non solo di un momento di conoscenza, ma anche di uno spunto di riflessione critica, attraverso il confronto tra l’archeologia terrestre e quella subacquea, che si esplica in un ambiente purtroppo ancora poco familiare per un territorio di chiara lettura marinara come il nostro.
I ragazzi, latori di un messaggio importante, si trasformano da alunni in educatori degli adulti, da oggetti passivi in soggetti attivi; ma, nell'attimo stesso in cui gli studenti, attraverso iniziative ed esperienze varie, promuovono all'esterno la nascita di una nuova coscienza, incidono profondamente sulla propria, come per un "effetto boomerang".
Essi imparano, infatti, ad essere orgogliosi della loro città, a conoscerla e ad amarla; in tal modo si potranno limitare gli atti di vandalismo e sarà possibile creare per il futuro una generazione di cittadini e amministratori più responsabili, consci dell'enorme ricchezza culturale ed economica rappresentata dal patrimonio archeologico della loro città.
Per attuare il progetto sono state individuate le classi I B e I E (n. 60 alunni), coordinate rispettivamente dalle proff.sse A. Accaria e A. Merendino; si tratta di classi appartenenti a sezioni con indirizzo “beni culturali” e, poiché sin dall’anno scorso avevano attuato diversi progetti di archeologia, ora è stato possibile presentare alle stesse argomenti più complessi, come quello dell’archeologia subacquea.
La prima fase, teorica, ha compreso diverse ore di lezioni frontali in sala-video, supportate dall’utilizzo di audiovisivi (diapositive, VHS, CD multimediali).
La fase successiva, di attività pratica avanzata, è consistita in lezioni realizzate all’interno della palestra della scuola, di respirazione, salvataggio e primo soccorso in esterno ed in acqua, illustrazione pratica delle attrezzature subacquee per l’espletamento delle attività di immersione, rilievo e documentazione dello scavo (maschera, snorkel, muta, erogatore, bombole, G.A.V., bussola, computer palmare, tavolette per disegno e macchine fotografiche).
Infine, si proceduto alla simulazione di uno scavo subacqueo, effettuata dai sub specializzati, mentre i ragazzi hanno potuto osservare tutte le fasi dalla superficie, utilizzando maschera e tubo. Per tale dimostrazione i soci di SiciliAntica del gruppo subacqueo regionale, hanno lavorato alla profondità di 5 metri indossando l’attrezzatura completa da sub, ed hanno utilizzato, per l’allestimento del cantiere subacqueo, copie di anfore da carico ed altro materiale opportunamente disinfettato e collocato all’interno della vasca, per mostrare ai ragazzi, che nuotavano a pelo d’acqua appoggiati al bordo della piscina, le varie fasi di ritrovamento, rilevamento e recupero di reperti archeologici subacquei.
Le lezioni pratiche in palestra e in piscina si sono svolte durante le ore curricolari ed effettuate da operatori della sezione subacquea di SiciliAntica regionale, tutti in possesso di brevetto subacqueo e specializzati come tecnici di archeologia subacquea: Marcello Malaman (Istruttore Sub – PADI Open Water Scuba Instructor e Responsabile Regionale Attività Subaquee SiciliAntica).
L’attrezzatura necessaria (cuffia, maschera e tubo per i ragazzi; copie di anfore, reticolato, lucidi, lavagnette, materiale per disegnare sott’acqua, macchine fotografiche, equipaggiamento sub, ecc.per l’allestimento del cantiere subacqueo) è stata messa a disposizione da SiciliAntica. Alla fine del Corso si è realizzato un ipertesto: direttamente ai ragazzi si è richiesto lo studio e la progettazione di una storyboard per creare un CD-Rom sul territorio delle Aci.
I destinatari di questo prodotto potrebbero essere innanzi tutto gli studenti delle altre scuole della Provincia di Catania. Per tale Corso ci è avvalsi della collaborazione di alcuni soci di SiciliAntica, che nell’anno 2000 si sono specializzati in attività subacquee, conseguendo i relativi brevetti e la specialità O.T.A.S. (operatore tecnico di archeologia subacquea), nelle persone di Giuseppe Barbagiovanni (Responsabile tecnico del Corso), Daniela Midolo (Responsabile scientifico del Corso), Nino Caserta (Responsabile gruppo subacqueo SiciliAntica Provincia di Catania), Dott.ri Domenico Arcoria e Piero Butera (Responsabili medici di SiciliAntica e del Corso), Antonio Caserta (Istruttore di nuoto ).
Il Progetto ha coinvolto gli alunni del Liceo Classico “M.Rapisardi” di Paternò, delle classi II e III sez. C e III D liceale, per un totale di 65 ragazzi e 3 tutor della Scuola, i Proff. Aldo Di Primo (Storia dell’Arte), Carmela Pino (Lettere), Teresa Da Campo (Educazione Fisica).
Tutte queste attività sono state scrupolosamente seguite dal personale responsabile medico di SiciliAntica, che ha visitato ogni corsista prima delle immersioni in piscina, per garantire l’attività in piena sicurezza.
G.Barbagiovanni (Responsabile Regionale Giovani SiciliAntica)
Dott.ssa D. Midolo (Responsabile scientifico del Corso)
SiciliAntica - Via Vittorio Emanuele, 201 - 95124 Catania (Sicilia)
Tel 095 313693 - 368 3658563
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