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IL PALAZZO LO JACONO MARAVENTANO VA RICOSTRUITO
SiciliAntica- Agrigento,
Associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, osserva che, come al solito, occorre che avvenga un disastro eccellente per smuovere la coscienza civica e le acque stagnanti della politica locale. Il crollo del palazzo settecentesco Lo Jacono Maraventano non è soltanto la cronaca di un disastro annunciato, ma è il tragico segnale del cinico maltrattamento del nostro straordinario centro storico. Uno dei pochi centri storici della Sicilia che miracolosamente conserva ancora, ma ora non sappiamo più per quanto tempo, una stratificazione monumentale che, a partire dai cortili arabi, contiene la città murata dei Chiaromonte (anche se deturpata dai lavori della ferrovia e dagli scempi degli anni ’50-‘60), i palazzi gotico-catalani e quelli dell’arte barocca e rococò. Molte città della Sicilia orientale, distrutte dal terremoto del 1693, non possiedono più questa eredità monumentale. Le bombe americane, per fortuna, non hanno colpito il nostro patrimonio. Eppure l’incuria del privato e l’inerzia del pubblico sono stati capaci di consegnarci queste rovine. Il valore aggiunto di Agrigento non sta soltanto nella "Valle dei Templi", ma nel fatto che è una città che contiene più città: la città araba, la città dei Chiaromonte, la città spagnola, ecc. Un’eredità, imbevuta di storie, che gattopardescamente rischia di finire in polvere. Mala sorte che è capitata proprio al palazzo Lo Jacono Maraventano, con il suo raro balcone angolare a mensoloni, con la sua ardita inferriata, con i suoi balconi rococò. Agrigento non è soltanto la "Valle dei Templi". Agrigento, la cosiddetta città della "concordia", non può continuare ad essere pensata e vissuta con un patrimonio monumentale diviso, uno più importante e turistico e l’altro meno importante da trascurare. Proprio la stratificazione del centro storico, invece, costituisce la nostra ricchezza unica. E l’eredità non va sperperata. Lo sguardo degli agrigentini non può essere privato di questo bene collettivo. Il crollo di questo palazzo nobiliare non deve segnare la morte del centro storico, ma deve essere l’inizio della sua rinascita. Per questi motivi il palazzo Lo Jacono Maraventano deve essere ricostruito DOVE ERA E COME ERA, per la pubblica fruizione delle generazioni future.