Visita guidata alla mostra "Il ‘700 ritrovato" a Palazzo Sant’Elia a Palermo
Nell’ambito del "Programma conoscenza" l'Associazione SiciliAntica organizza per giovedì 19 febbraio 2009 una visita guidata alla mostra "Il ‘700 ritrovato a Palazzo Sant’Elia – Le collezioni della Galleria regionale di Palazzo Abatellis". L’allestimento raccoglie le opere settecentesche custodite nella Galleria e celate al pubblico dagli anni ’30 del secolo scorso. Le tele esposte, che occupano i saloni del piano nobile del palazzo, provengono da chiese palermitane bombardate nel corso della seconda guerra mondiale o da edifici crollati, ma che oggi si presentano in tutta la loro bellezza dopo un accurato restauro. La mostra presenta sia opere di ispirazione religiosa sia ritratti di personaggi illustri come Giacomo Serpotta o paesaggi come quello della Villa Nuova della Rocca. L’esposizione è anche arricchita da mobili, suppellettili, disegni su carta e persino da un letto a baldacchino. La visita sarà guidata da Giulia Davì, direttrice della Galleria regionale di Palazzo Abatellis che insieme a Vincenzo Abbate ha curato l'allestimento della mostra. L’appuntamento è alle 15,30 davanti l'ingresso di Palazzo Sant’Elia in via Maqueda n. 81.
Scheda: La mostra
Un viaggio nella cultura e nello spirito dell’epoca, che nell’isola coincise con la celebrazione della devozione e della fede cattolica, tradotta nelle forme e nello stile di un nuovo barocco, contaminato dagli influssi del primo neoclassicismo accademico. E' il tema dominante del secolo, nonostante lo sviluppo pervasivo del pensiero illuminista, che ben si riassume nell’espressione ad maiorem Dei gloriam, motto non ufficiale dell’Ordine dei gesuiti. E’ sotto queste insegne che si articola la mostra che raccoglie le opere pittoriche conservate a Palazzo Abatellis, nella "stanza dei tesori", e mai esposte al pubblico negli ultimi 60 anni. Si tratta dei quadri trasferiti dal Museo nazionale di Palermo, oggi Museo regionale archeologico Salinas, a palazzo Abatellis, tra il 1953 e il 1954. L’esposizione è promossa e organizzata dalla Provincia regionale di Palermo con Palazzo Abatellis, l’Assessorato regionale ai Beni culturali, Ambientali e Pubblica istruzione e il Dipartimento regionale ai Beni culturali, Ambientali e all’Educazione permanente. Nella mostra oltre alle pitture, tra cui spiccano i ritratti e le imponenti pale d’altare, l’allestimento comprende disegni di pitture (ovvero studi preparatori per opere successive), disegni su carta e disegni di architetture, collages che raffigurano ambienti interni domestici e scene di vita quotidiana, realizzati con l’utilizzo di vari materiali, tra cui la stoffa, mobili, arredi e suppellettili presenti nelle dimore aristocratiche settecentesche (c’è anche l’ambientazione dell’alcova del piano nobile di Sant’Elia). Rivive l’atmosfera dell’epoca, gli sfarzi e i vezzi che amava concedersi l’aristocrazia, in una corsa forsennata verso l’affermazione sociale, il primato del prestigio, la supremazia assoluta del casato.
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