venerdì 31 ottobre ,alle ore 16.30,
presso il circolo sociale Argyrium
di via Vittorio Emanuele 323
ad Agira
conferenza della dott.ssaBeatrice Basile,
Soprintendente ai Beni Culturali
ed Ambientali di Enna
su
"AGYRION 2008 -
scavi archeologici
presso il castello"
a conclusione il Sindaco di Agira,
ing. Gaetano Giunta
consegnerà ai volontari
gli attestati di partecipazione
Ad Agira, piccolo centro dell’ennese e patria dello storico Diodoro Siculo, dal 13
Luglio al 12 settembre , si è svolta un’importante campagna di scavi presso il
castello medievale, nell’area dell’acropoli della città greca di Agyrion. La campagna
è frutto della sinergia tra la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Enna ,
Siciliantica ( Associazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale)
e il Comune di Agira che per intero ha finanziato l’iniziativa, tramite un contributo
dell’amministrazione Sanfilippo In un secondo tempo l’attuale sindaco,
ing.Gaetano Giunta , alla luce degli importanti risultati raggiunti, ha reso possibile
un prolungamento dell’attività di scavo. La direzione scientifica è stata curata dal
soprintendente , dott. Beatrice Basile, la dott.Carmela Bonanno si è occupata della
sicurezza, il dott.Mario Cottonaro, responsabile di scavo nella prima trance di lavori
è stato sostituito dalla dott. Ileana Contino a partire dal 25 agosto.
A scavare un centinaio di volontari di Siciliantica, quasi tutti laureati o laureandi in
Archeologia che , coordinati dal presidente regionale arch. Giuseppe Lo Porto, si
sono avvicendati in otto turni .
Non indifferente l’apporto logistico fornito dalla locale sede di Legambiente che si è
occupata dell’accoglienza dei volontari.
La scelta del sito da indagare è stata dettata da una serie di elementi : l’area in
oggetto, luogo di un’importante fortezza in età federiciana e coincidente con
l’acropoli di diodorea memoria, menzionata dallo storico a proposito del tiranno
Agyris, alleato di Dionigi all’inizio del IV sec. a.C, non era stata mai fatta oggetto,
fino a questo momento , di una campagna di scavi , anche se notizie ufficiose e
scavi clandestini l’avevano già da tempo qualificata come area dell’antica città greca.
Solo le ricognizioni sporadiche ad opera di R.Carta e L.Bernabò Brea avevano fatto
avanzare l’ipotesi di poter ivi ubicare un edificio sacro di età arcaica ; bisogna
aspettare molti decenni per arrivare agli scavi di Scibona del 1979, che , tra l’altro ,
non interessarono gli strati classici dell’area.
E’ così sono stati aperti quattro saggi alle falde delle torri medievali ,qualche decina
di metri più a Sud , all’interno di due diverse proprietà private. Da quello che finora
sembra emergere , non esiste alcun dubbio sul fatto che ci troviamo di fronte all’area
dell’antico abitato greco, come dimostrano, in maniera inequivocabile, pesi da telaio,
pithoi e molta ceramica da fuoco. Sulla scorta dell’evidenza ceramica, possiamo dire
di trovarci in una fase cronologica compresa tra il VI e la fine del IV secolo (dalla
ceramica indigena a bande a quella ellenistica, passando per quella d’importazione
attica ) , mentre sono decisamente più esigue le tracce riferibili a una fase più tarda ;
finora del tutto assente il periodo romano.Di notevole interesse storico e numismatico
le emissioni bronzee, tra le quali vanno ricordate alcune della zecca di Agyrion.
Molto interessanti le strutture murarie del saggio 1 appartenenti a più fasi, dove ,tra
l’altro ,si è riscontrata la presenza di un battuto , la cui relazione con i muri è ancora
tutta da verificare. A monte di quest’area, alla fine della prima trance di lavori, il
rinvenimento di resti di diversi ambienti , le cui pareti presentano ancora tracce di
intonaco policromo ( bianco, rosso ed azzurro) ha destato un interesse non
indifferente e si spera che la zona possa essere meglio indagata.
Una campagna di scavo in un’ area dalle eccezionali potenzialità di cui , finora, non
avevamo quasi nessun dato scientifico, assume così un’importanza ancora maggiore,
anche alla luce di un più vasto progetto di scavo e valorizzazione del sito e di un
innovativo progetto di musealizzazione del materiale rinvenuto che coinvolgerà , in
primo luogo, le scuole locali. E tutto questo a pochi mesi da un'altra importante tappa
per l’archeologia agirina : il ritrovamento di una interessante necropoli ellenistica
nella parte bassa dell’attuale abitato, all’interno di un cantiere privato, segnale
inequivocabile della nuova attenzione rivolta dagli enti preposti, in primo luogo dalla
Soprintendenza di Enna, alla realtà storica del piccolo centro per troppo tempo
rimasto nell’oblio.
Orazio La Delfa
Responsabile Sede SiciliAntica di Agira
SiciliAntica
Associazione per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali
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